LA STORIA SIAMO NOI

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Wednesday, May 31, 2006

Il CANNIBALE DALLA FACCIA D'ANGELO



Ciclismo, sport di sudore e fatica, di eroi e storie epiche, che ancora oggi continua a entusiasmarci non appena la strada s'innalza. Il Giro 2006 ha prescelto un percorso di altri tempi, dimenticato la pianura e fatto infuriare i velocisti, ma per noi spettatori è stata una scossa adrenalinica continua. Scatto dopo scatto, la corsa rosa calamitava gli occhi e il cuore, mentre le montagne si profilavano e la battaglia infuriava sui percorsi tortuosi. Il gotha del ciclismo era presente, ma alla fine gli eroi si sono trasformati in comparse, pur combattendo strenuamente, perchè Ivan Basso ha dominato in lungo e in altro, rifilando più di nove minuti al secondo classificato; per rendere meglio l'idea, solo Adorni nel 1967 ha saputo far meglio nel dopoguerra. Tre tappe vinte, mai in difficoltà sia in salita che in discesa, e poi. . . . .il finale della penultima tappa; la cronaca racconta di un Basso che per timore percorre lentamente la discesa del Mortirolo e Gilberto Simoni, molto più tranquillo, che accetta di non staccarlo e arrivare insieme a lui Aprica, con la speranza di vincere la tappa. Il finale, invece, non ricalca l'idea del corridore trentino, perchè Ivan "Il Terribile" stacca "Gibo" in pianura e va a vincere, festeggiando la nascita del figlio. Polemiche a non finire con Simoni che accusa il rivale di non essere un uomo e di avergli chiesto dei soldi per vincere, mentre Basso senza una piega si gode il trionfo. Solo qualcuno ha voltato le spalle al vincitore e sorretto l'orgoglio del "vecchio" Simoni, corridore leale e instancabile, combattente e signore, che nello sport di oggi, fatto da cannabili è una mosca bianca. Ivan è stato grande, ha meritato a pieno il Giro e spero che a Parigi si vesta di giallo, ma con la sua faccia di bravo ragazzo poteva evitare questo smacco a un amico e campione generoso. Qualcuno ha scritto che deve vincere sempre il più forte, ma il ciclismo non è fatto di extraterrestri alla Rossi e alla Federer e il lato umano del campione è il suo miglior sponsor.

Giro d'Italia Ivan Basso Gilberto Simoni Tour de France Federazione Italiana Ciclismo

Saturday, May 20, 2006

NOTIZIE INUTILI


E' difficile essere tifosi juventini in questi giorni,quando quotidiani, internet e televisione sparano senza remore sul corpo devastato della vecchia signora. L'informazione è prioritaria,perchè la gente ha bisogno di conoscere la verità, ma qualcuno con il gioco delle intercettazioni si è fatto prendere la mano e certe notizie assomigliano più a scandali che a fatti inerenti al caso. Il riferimento è all'avventura parigina di Moggi Jr con la bella e brava giornalista di sky Ilaria D'Amico, di cui nessuno ha avuto il buo gusto di omettere quanto meno i particolari. Questa credo sia la strada per vendere copie ulteriori e non un modo utile per collaborare con la giustizia, che, grazie all'intraprendenza dei giornalisti (gli avvoltoi sono più caritatevoli), ha materiale utile per scrivere un soap opera ventennale; pass, orologi, magliette e gadgets simili sono inutili orpelli che il tifoso defaudrato non ha bisogno di sentire, perchè 41 avvisi di garanzia, 19 partite sub -judice (solo al 2004-05) e un sogno infranto credo siano sufficienti. Può sembrare retorica, ma a 10 giorni di distanza dal D-Day, quanto sono lontani quei 60 milioni di allenatori che popolavano l'Italia.

Gazzetta dello Sport Sky Juventus Tgcom

Thursday, May 11, 2006


"LIBERO" DI FELTRI
Oggi, oltre alla solita "Gazzetta dello sport", ho comparto per la prima volta "Libero", il quotidiano di Vittorio Feltri. La curiosità era tanta, visto che solo ieri è stato eletto il nostro undecesimo Presidente della Repubblica. Feltri decide di titolare la prima pagina così: "COMUNISMO COI PANNOLONI", naturalmente il direttore non è stato felice della scelta del candidato e soprattutto sottolinea che è stata la sinistra, anzi solo la sinistra, ad eleggere Napolitano, da lui definito come il raappresentante di un'ideologia vecchia e fallimentare ma mai rottamata. In realtà il quotidiano di Feltri mi piace... mi piace il suo modo di scrivere, mi piace l'uso che fa di un linguaggio comune per spiegare le sue idee. Infatti Feltri non si riparmia, anzi dà soprannomi, esprime giudizi e proprio questo che mi piace di lui. Feltri mi dà la speranza che è ancora possibile dire quello che si pensa e nel modo in cui lo si pensa, nel modo cioé più istintivo e meno diplomatico.

Tuesday, May 09, 2006

Il cammino prosegue....


Per un presidente che lascia un altro che arriva. Con la Federcalcio travolta dallo scandalo delle intercettazioni, il discusso Franco Carraro ha fatto le valigie e ben prima della scadenza del suo mandato (31 dicembre 2006) ha tolto il disturbo,lasciando il Palazzo in mezzo alla bufera. Nelle stesse ore, nella capitale iniziava la battaglia (mi sembra il nome più adatto vista la netta spaccattura fra i grandi poli) per la successione a Carlo Azeglio Ciampi; la rincorsa al livornese è stata vana e ora si presenta il problema di trovare una figura simile, possibilemente superpartes (così penso dovrebbe essere e la storia del paese fornisce molti esempi) e da eleggere velocemente per legittimare la vittoria di Prodi. Se al Palazzo ha già preso casa Abete,non credo che il Quirinale sarà abitato così presto;sembra difficile che il metodo Ciampi (usato per eleggerlo) possa funzionare altrettanto bene e le candidature di D'Alema (i nomi spesi in fretta sono sempre bruciati in poco tempo) e Napolitano (colonna portante del PCI sino alla fine della Prima Repubblica e con incarichi nei successivi governi di centro-sinistra) al momento non hanno acceso gli entusiasmi della Casa della Libertà. Si potrebbe ricorrere a qualche nome "tiepido" stile Amato (dato troppo presto come presidente) o Monti, ma non credo che la sinistra si lascerà sfuggire l'occasione di fare l'en plein delle istituzioni.....Sembrano due match con finale differente,da una parte(Federcalcio) una partita chiusa con molto anticipo e dall'altra (il Quirinale), i supplementari sono appena iniziati, ma, se l'iceberg telefonico emerge totalmente dalle acque torbide, cosa può succedere?

Saturday, May 06, 2006

Inizio


E' l'inizio di questa avventura inedita,perchè internet ti mette sotto il giudizio dell'intero genere umano,tuttavia c'è anche l'entusiasmo della novità e della scrivere,cosa che per uno che ha come meta la professione di giornalista,è un ingradiente indispensabile.Spero che il prologo non vi abbia già stancato,ma è solo un modo per rompere il ghiaccio.Poichè lo sport è il mio pane quotidiano,ho deciso di cominciare questo blog con un editoriale (lo definisco così solo per ambizione personale) sulle recenti intercettazioni telefoniche. Premetto che da juventino (lo dico all'inizio così mi metto subito in gioco) sono indignato perchè la figura di Moggi come il grande burattinaio del calcio italiano (ma oramai non solo,visti i colloqui con Pairetto) mi ha accompagnato fin da piccolo,ma la verità è crudele e quanto l'evidenza esce sui giornali la cosa fa male e ti lascia a bocca aperta. Dicevano che usasse metodi da capomafia, che la furbizia si accompagnasse a doti nascoste, ma era indubbio che lui era il più bravo,lui era lo specialista del parametro zero,così la Juve vinceva senza cifre alla Moratti e di Moggi restava solo l'immagine di superbo dirigente. Poi la torbida Gea, i siparietti negli spogliatoi arbitrali durante gli intervalli e infine le telefonate. Ho letto molte lettere di profonda indignazione (uno suggeriva la cancellazione di alcuni trofei e la retrocessione immediata) e, sebbene il cuore bianconero sia sofferente, non posso non unirmi a questo coro unanime di disapprovazione. Non avanzo pene giudiziare (anche perchè non ne capisco), ma chiedo un mea culpa pubblico e un allontanamento volonatario dalla società; è vero con lui si vince, ma lo stile Juve, declamato stamattina da Veronesi sulla Gazzetta dello Sport, deve essere recuperato e esposto come marchio di garanzia (stile docg sui vini di qualità). La prima mossa è fatta, ora sta a voi muovere le vostre pedine e mettermi al corrente delle vostre opinioni.

Associzione Italiana Arbitri

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